domenica 14 novembre 2010

e un'altra domenica se ne va.. per fortuna.



Ed è passata un’altra domenica di lavoro.. la terza.
Si avvicinano le feste di natale e mi sono chiesta: ma se le persone sono già sclerate di loro, come ci arrivano sotto natale??
Da starci alla larga..
Vedo tutte queste persone con la bocca rivolta all’ingiù, che guardano per terra mentre camminano, che hanno fin paura di salutare. Sembra che vivano in un continuo stato di malessere mentale.
Possibile che TUTTI abbiano problemi cosi pensanti da non poter essere messi nel cassetto per un pomeriggio? Sei con la tua famiglia, stai facendo una passeggiata quindi vuol dire che hai la giornata libera e niente orari, se sei fuori vuol dire che non sei chiuso in una camera di ospedale e la salute ce l’hai, eppure dalla tua espressione sembra che la vita ti continui a remare contro.
Come puoi iniziare la giornata con questi presupposti? Come puoi pensare che le cose migliorino se già come metti piede giù dal letto hai solo voglia di litigare?
Non capisco.
Forse è proprio vero che ti accorgi dell’importanza delle piccole cose solo quando le hai perse.
Come il tempo.
Darei non so che per poter avere le domeniche libere da passare con le persone che amo, o anche in compagnia di un buon libro (sempre l’amico più fidato). Eppure sono costretta a passarle chiusa tra quattro mura, nella confusione e in mezzo a persone che dovrebbero essere felici e non lo sono.
Ma forse quello che mi manca di più è il silenzio. Dopo otto ore di chiasso non avete idea di cosa voglia dire tornare a casa e sedersi in una stanza vuota, con solo il rumore della pioggia alle finestre.
Ma anch’io questo l’ho capito quando me l’hanno tolto.

Certo è che se devo uscire di casa malvolentieri come fanno queste persone evito e me ne sto a letto.

1 commento:

Folletto del Vento ha detto...

Nonostante cerchino di nasconderlo, l'ottimismo è finito ... ed anche questo sentimento ci manca adesso, che non c'è più.