Ma voi capite sempre quale sentimento state provando? COSA state provando? PERCHE’ lo state provando?
Da ieri sono entrata in questa sorta di paranoia mista a tristezza e mi chiedo perché non riesca a farmela passare. In fondo che c’è che non va? Perché sono cosi agitata? Che motivo ho di essere triste come se stessi per andare incontro a una cosa terribile?
Mi capita sempre più spesso di sognare e desiderare di tornare bambina, o in un’età dove i problemi me li risolvevano gli altri, quando le questioni serie erano un brutto voto a scuola, una litigata con un’amica, il divieto di fare quello che volevo da parte dei genitori…
quanto bene stavo con i miei soli pensieri, senza la maturità di capire quelle cose della vita che ci fanno sempre e inesorabilmente soffrire. Una malattia grave. Una persona cara che piange. Progetti di vita che invece di farci gioire ci spaventano a causa del mondo che ci circonda.
Ma l’abbiamo creata noi questa situazione? Ci stiamo affogando in una pozzanghera di inutili compromessi e desideri irrealizzabili, non abbiamo più il permesso di decidere del nostro futuro, perché semplicemente il nostro futuro non appartiene più a noi, ma alle nostre paure e rimpianti.
A sostegno di quello che penso sento la messa in televisione che sta seguendo mia nonna, ascolto il telegiornale che stila una lista di peccati e peccatori che decidono della vita di altri ignari peccatori.
Siamo coinquilini nella vita in un condominio di anime perse.
1 commento:
L’uomo è come il vino: non tutti i vini invecchiando migliorano; alcuni inacidiscono.
Eugenio Montale
La citazione estremizza un pò il nostro percorso di vita. Però a volte si cambia davvero tanto anche per colpa degli eventi della nostra esistenza.
La tristezza mi accompagna da tempo, io ho imparato a conviverci.
Un abbraccio forte cara e buona domenica, peccato per il tempaccio!
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