venerdì 14 maggio 2010

Il lavoro più duro.

Oggi ho conosciuto una mamma speciale.
Speciale perché, guardandola, non avrei mai detto che sulle spalle portasse un peso di quelle dimensioni.
Invece il sorriso che regalava alla sua piccola bimba di sei anni era vero, autentico, sincero, privo di limiti.
E la bambina lo ricambiava con gli occhi, non perdendo mai di vista ogni gesto della madre.
Si sono avvicinate per un aiuto, e il discorso che ne è seguito, le poche battute, hanno cambiato la mia giornata e stravolto i pensieri.
Guardandole, quelle due persone formavano un quadro splendido: due figure in un campo pieno di margherite, con la calma di una bella giornata di primavera. All’orizzonte però si intravedono delle nuvole nere, di tempesta, di bufera annunciata.
Fra pochi mesi quelle nuvole di pioggia porteranno con se dolore e lacrime per la madre, che dovrà scontrarsi con un dolore immenso, il più grande che una mamma possa portare. Dovrà lottare con la forza del vento che cercherà di trascinarla nel suo vortice di tristezza.
Quando fra sei mesi la sua piccola non potrà più sorriderle né prenderla per mano, il mondo che ha conosciuto cambierà improvvisamente.
Una bimba.
Sei anni.
Un cancro.
Ancora sei mesi di vita.

Quanto dolore può sopportare un essere umano?
Quanto deve essere forte una madre?

Perché ?

2 commenti:

Folletto del Vento ha detto...

Vuoi saperlo veramente?
E' la peggiore cosa che la vita possa destinarti.
Dolori che, nonostante tutto, non si potranno mai cancellare.
Abbiamo dentro di noi l' "istinto di conservazione" che spinge ad andare avanti anche un genitore che a subito una tale perdita, ma come si può vivere il dopo?
La cosa più bella che quella mamma può fare adesso peril suo "tesoro" è proprio quello che stà facendo.
Sei mesi, sei soli, miseri, mesi, ma tutti dovranno essere vissuti con un bel sorriso, perchè entrambe possa avere dell'altra un ricordo piacevole ...
No, Monica, non cercare di saperlo.

monica ha detto...

Ci sono cose che non desidero sapere, soprattutto legate al dolore che possono portare. Non riesco a immaginare cosa provochi dentro a un genitore la perdita di un figlio, e spero di non saperlo mai. Il sorriso di quella mamma mi è rimasto impresso nella mente.