martedì 18 maggio 2010

originali o rivisitati?

Perché.
Ecco la domanda esistenziale che mi faccio ogni santo giorno, riguardo a un miliardo di cose che mi capitano o a cui assisto.
Vebbè, ma chi non se l’è mai domandato?
Il problema è trovarci una risposta.
A volte sono di fronte a dei comportamenti talmente estranei alla mia persona che non riesco a concepirne il significato. Eppure mi ripeto sempre che siamo tutti uguali, siamo mossi dalle stesse emozioni e sentimenti, e che volenti o nolenti le viviamo tutti allo stesso modo. Qualcuno si crede originale, unico, ma la verità è che di fronte alle difficoltà sguainiamo le stesse armi, ossia i sentimenti che sono alla base della nostra vita umana.
Facciamo un esempio, come non parlare di uno dei più grandi sentimenti esistenti a questo mondo (e dicono non solo in questo): l’amore.
Quante guerre ha fatto nascere, quanti cuori ha spezzato, quanto odio ha generato, quanta sofferenza e quanta gioia? Esiste da sempre, sicuramente da prima che l’uomo gli desse questo nome, ha influenzato le più grandi menti della storia, e tutti, TUTTI, di fronte a un sentimento cosi forte reagiscono negli stessi modi: ne hanno paura, a volte cercano di evitarlo dopo aver vissuto un certo dolore, lo inseguono e lo pedinano, ci giocano, lo sfuggono come la peste o addirittura cercano di annientarlo. Ma alla fine tutti ci cascano, tutti si arrendono.
Di fronte a determinate situazioni siamo impotenti, e sarebbe ora che molte persone se ne rendessero conto davvero, e deponessero le armi inutili.
Puoi considerarti una persona originale, o puoi credere che la tua storia d’amore lo sia, oppure puoi semplicemente viverla rendendoti conto che anime secoli prima di te hanno provato i tuoi stessi sentimenti, che hanno sofferto e che hanno ripudiato questo sentimento come forse hai fatto anche tu in passato, o farai in futuro.
Forse la chiave per vivere bene i propri sentimenti è quella di crederli unici, io credo solo che siano insostituibili.

1 commento:

Folletto del Vento ha detto...

Oggi spopolano gli acronimi (TVB, TVTTB, MMT, TAT ...) ai miei tempi (cavolo!) c'era un solo tormentone, che però è resistito nei tempi "+di ieri, -di domani" (incredibile, furoni i primi tentativi di abbreviare le frasi sostituendo le parole con segni...).
Per me, vale ancora. Ogni sentimento (non solo l'amore) lo sento e lo vivo come fosse unico ed irripetibile, ma solo fino alla sera, la mattina successiva devo necessariamente fare qualcosa perchè lo sia ancora di più.
E se chi condivide questo sentimento con me, nel frattempo è cambiato .... mi rimbocco le maniche e ricomincio.