lunedì 18 aprile 2011

Chi vive sperando....

Certo che è davvero difficile comprendere il sesso opposto. Ogni giorno ne sono sempre più convinta. Perfino il mio prode compagno che conosco da una vita a volte mi appare come un essere con una mente tutta sua (dai non facciamo le solite battutine uomo/donna e la differenza di neuroni, che poi secondo me il numero è uguale tra i due sessi, solo che i nostri producono il triplo rispetto ai loro scansafatiche). Dicevo, il mio prode compagno ogni tanto vien fuori con certe uscite che rimango li a guardarlo come uno stoccafisso da quanto mi sorprende. Altre volte mi lascia proprio basita. (forse i neuroni lavorano a giorni alterni?). Eravamo li, alla mostra di Monet a villa manin, che gironzolavamo (lui) e osservavamo (io) tutta quell’arte magnifica, e a un certo punto lo vedo fermo fisso davanti a un quadro. Immobile. Mi son detta, vedi un po’ che ne ha trovato uno di suo piacimento, l’arte tocca anche il suo animo da pantofolaio paystascioniano… mi decido ad andare li e lo osservo, osservo il quadro, osservo lui e, toccata da cotanta sensibilità lo prendo per mano in segno di intesa. Alchè il bell’addormentato di risveglia di colpo, con gli occhi sgranati mi guarda e mi dice (neanche a voce tanto bassa): “Ma io non capisco proprio la gente come fa a starsene davanti a un quadro e perderci anche quarti d’ora. Davanti a sto obrobrio”. Ecco. Tutte le mie speranze crollate in 2 secondi. I suoi neuroni si son rimessi le ciabatte e si sono piazzati davanti alla wii a giocare a ping pong. Ehvabbeh. L’ho esortato (anche poco amichevolmente) ad andarsene ad aspettarmi al parco di fronte alla villa a giocare per conto suo.

1 commento:

Vittoria A. ha detto...

Come ti capisco! Io a volte parlo per tre quarti d'ora, al termine dei quali lui riassume cio' che ho detto dicendolo pero' al contrario e io sono troppo stanca per ricominciare :)