mercoledì 11 maggio 2011

Chi non ha testa ha gambe.


Com’è che tutti i detti di una volta ci azzeccano sempre?
Per colpa della mia sbadataggine devo correre a destra e sinistra e macinare chilometri su chilometri ogni giorno.
Vedi oggi per esempio, dovevo semplicemente fare la spesa. Che ci vuole.
Già la preparazione per uscire è stato un delirio, ogni volta mi dimentico qualcosa, questa volta ero già in macchina e se l’occhio non mi cadeva sullo specchietto interno me ne andavo in giro con i capelli che sfidavano la forza di gravità. Sparati in aria. I ero dimenticata di pettinarmi, possibile?
Torno in macchina e arrivo al supermercato, parcheggio (stranamente lo trovo tutto vuoto) strategicamente vicino ai carrelli cosi da non far strada, mi piazzo li davanti per prenderne uno, e mi accorgo che non ho un soldo. Manco uno. Manco una monetina di un centesimo. Oh porca vacca. Mica posso prendere il carrello con il bancomat… però, a pensarci, potrebbero anche inventarsela una cosa cosi, strisci il bancomat e dai virtualmente l’euro per prenderti sto benedetto aggeggio (che puntualmente tira a destra o a sinistra, mai dritto), magari lo brevetto io :D.
Insomma non avendo nulla nel portafoglio, solo ragnatele, torno in macchina e torno a casa, vado da mia mamma con le mani giunte a mo’ di comunione in chiesa e le chiedo sto euro maledetto. Niente. Neanche lei ne ha. Giro e rigiro per tutta la casa e alla fine saltano fuori 2 euro appoggiati vicino alla lettiera del gatto (…questo non me lo spiego, che, anche il gatto riceve la paghetta settimanale per caso?).
Torno finalmente al supermercato ma guarda un po’… il parcheggio è strapieno di macchine. Giuro sono stata via solo 10 minuti. Le casalinghe si son svegliate tutte nello stesso momento e tutte a correre a fare la spesa. Cazzo.
Lascio perdere i particolari di cosa ho combinato dentro al supermercato, tra l’altro ho ancora le scarpe che profumano di latte e la maglia con una chiazza di ammoniaca sul davanti (mai svitare le confezioni di detersivi ragazzi, mai).
Insomma la giornata è iniziata cosi, con mia mamma che mi dice in tono suadente “Monica vai a fare un po’ di spesa, ci metti 15 minuti”… son tornata a casa dopo 1 ora e mezza (senza considerare i due viaggi per trovare l’euro) con 147 borsette piene zeppe. Ok. Adesso so da chi ho preso nel minimizzare le cose.

5 commenti:

occhio sulle espressioni ha detto...

Io ho sempre il terrore della zona carrelli, questo perché mi trovo in difficoltà con la catenella per agganciarli, a mio parere sempre troppo corta!!! Se poi c'è fila dietro di me è sicuro panico! :D
Mi piace questo blog, profondo e "di getto" nello stesso tempo! Tornerò a leggerti spesso!
Ciao! :)

Luigi

Kylie ha detto...

Pensa che è da ieri che sono convinta di avere un impegno oggi e non ricordo nulla. Al momento nessuno mi ha reclamato...

Un abbraccio e buona serata!

Anonimo ha detto...

Ecco...sarà un anno che non vado a fare la spesa...e ho capito perchè non mi manca!

Anonimo ha detto...

L'euro per il carrello è una maledizione ;)
Un abbraccio a presto

Barbara ha detto...

la doccia con l'ammoniaca no!!!
p.s.
se mai dovesse ricapitarti (e non credo che succederà) prima di tornare a casa chiedi alla cassiera del supermercato se ti presta un gettone, di solito hanno dei tondini di plastica che assolvono alle funzioni delle monetine per i clienti che ne sono sprovvisti :-)
non sei l'unica insomma...