martedì 27 dicembre 2011

Caro Diario,

ricordo ancora quando ti aprii per la prima volta, tanti tanti anni fa… forse più di una ventina… ricordo tutto: la tua copertina rigida e il tuo lucchetto dorato che si apriva con una piccola chiavetta, anch’essa dorata, che mi dava quella favolosa sensazione di sicurezza… solo molti anni più tardi mi sono resa conto che niente è al sicuro, che tutti i lucchetti possono essere scassinati o rotti, e il contenuto tanto prezioso dato in pasto ai porci.

Eri cosi bello. Ti amavo come un amico dal quale non è difficile separarsi, perché si ha la consapevolezza che lui è li che aspetta. Non se ne va mai, non si stanca di aspettare, anche se non ti fai vedere e sentire per giorni e giorni… sai esattamente dove trovarlo, e ogni volta non ti delude.

Hai racchiuso i miei segreti, da quelli più banali, come le cotte adolescenziali, a quelli che mi sembravano montagne immense di pensieri. Da scalare, da capire, che mai hanno avuto conclusione.
Hai tenuto al caldo i miei pensieri più profondi, le mie poesie, le mie emozioni… quelle che purtroppo a distanza di anni non riesco più a rivivere… quelle che provi sono quando hai 15 anni… e se lo avessi saputo, forse, e dico forse, le avrei custodite nel cuore ancora più profondamente.
Come quella volta che, distesa sull’erba in giardino, abbracciata a lui, ti ho raccontato che il tempo si è improvvisamente fermato. Non esisteva più. C’eravamo solo io e lui, e il cielo della sera. Mai ho rivissuto una cosa del genere. E mai la rivivrò.
Forse è questa la cosa che mi fa stare più male nella vita: niente può essere rivissuto, tutto lo si prova solo una volta, e quella ti deve bastare, quella è l’unica occasione che abbiamo per provare una determinata emozione, perchè anche se ti sembra di provarla ancora, in realtà è solo il debole ricordo del passato.

Caro Diario, è proprio grazie alle tue pagine che mi sono innamorata dei libri, del loro profumo, delle pagine bianche da riempire di parole… a te devo molto, ma soprattutto devo molto alla persona che ti ha donato a me, perché tutto è iniziato da li. Tutto il mio amore per la lettura e la letteratura.

Quindi, Diario, questa pagina la dedichiamo a mia sorella, che senza saperlo mi ha fatto il regalo più prezioso ricevuto finora, quello che mi ha permesso di allargare e far crescere la mia fantasia, di entrare in altri mondi, o semplicemente mi ha permesso di sfogarmi tra le tue pagine.

E adesso lascio le tue pagine e vado a leggere. Entro in un altro mondo.

3 commenti:

Marta Långstrump ha detto...

Io ho un pensiero: il diario è il nostro migliore amico, un qualcosa al quale confidare cose che talvolta avresti temuto di dire a chi normalmente ti avrebbe ascoltata.
Al contempo, il diario, è noi stessi: ti racconta cose che già sai, e che ti dan modo di riflettere ed imparare ogni volta che ne rileggi le pagine.
Non tradisce.

http://magazinesforbreakfast.blogspot.com/

Kylie ha detto...

Conservo quelli di quand'ero più piccola con gelosia.

Buon anno nuovo cara! Un bacio

Eva ha detto...

Il nostro amico più intimo. Buon anno.