sabato 19 giugno 2010

un sorriso



Per te che mi hai sorriso quella mattina di sole
Per quelle parole che mi hai detto
Banali ma con un tono talmente dolce da farmi voltare
E rispondere al saluto.
Per come mi hai sfiorato il braccio per farmi capire che
Ti piacevo, anche se non ci conoscevamo nemmeno.
Per il tuo sguardo sereno e limpido,
da bambino che vede le cose con semplicità.
Quel tuo : Io sono Matteo detto sottovoce e con un sorriso
D’accompagnamento.
Un ragazzino dolce, timido e spontaneo.
Un ragazzino che probabilmente viene sempre
Preso in giro e aggredito dai ragazzi più grandi
Tuoi compagni di scuola
A causa di quelle tue “imperfezioni” che la gente
Chiama Handicap.
Ma ti dico solo una cosa, che mi è balenata alla mente
Nel momento in cui ti sei presentato:
se gli uomini possedessero la dolcezza con cui
mi hai trattato tu in quei 2 minuti,
il mondo sarebbe davvero migliore.

1 commento:

Folletto del Vento ha detto...

E bravo Matteo, fai vedere a questi "normalmente abili" come ci si deve comportare, insegnagli qualcosa, falli entire un pò stupidi.
A te Monica invece dico che se, come te, le persone facessero un pò meno caso alle "imperfezioni" e riuscissero a guardare oltre, non solo il mondo sarebbe migliore, forse varrebbe proprio la pena viverci!