domenica 1 maggio 2011

Caro diario,

oggi la sfiga che ogni tanto mi accompagna per un pezzetto di strada mi ha voluto proprio prendere per mano e non lasciarmi un attimo.
Mi chiedo, in 30 minuti di strada e 2 ore di visita alla mostra dell’elettronica, cosa mai potrebbe capitare a una persona? Piccole cose per carità, nessuno mi ha investito con la macchina, tranne il mio prode compagno che facendo retromarcia a momenti mi stendeva (e il viaggio doveva ancora iniziare), non mi sono nemmeno rotta qualche arto inciampando giù da un muretto alto 10 cm (mi sono solo sorbita le risate e le prese in giro di colui che dovrebbe stendere la sua giacca sopra le pozzanghere, aprirmi le porte per farmi entrare per prima o perlomeno aiutarmi ad alzarmi da terra!)
Niente di grave, ma 100 piccole cose messe insieme hanno iniziato a innervosirmi… in più scesa dalla macchina (talmente alta per me che mi devo praticamente lanciare fuori, per me sta diventando uno sport estremo) subito mi si è ficcato in un occhio un pelucco che volava felice nell’aria di primavera, quello dei pioppi per intenderci, solo che aveva le dimensioni di un gomitolo di lana. Ancora mi sto grattando l’occhio nella speranza di non doverci passare insieme tutta la vita. Al limite gli cercherò un nome adeguato.
Al mio prode compagno non succedono mai queste cose.
La trovo un’ ingiustizia grandissima.
A parte il fatto che non ci capisco assolutamente nulla di elettronica, ogni volta che trovavo qualcosa di carino, luccicoso, colorato, bello, interessante, arrivava il mio antipatico compagno (no, non lo chiamo più prode) per dirmi che non valeva la pena comprarlo perché tanto non mi serviva a niente. Ok, forse per i fili colorati che non so a cosa dovevano essere collegati può andare bene, va bene anche per quegli aggeggi luminosi che assomigliavano tanto a piccoli ufo o alle valigette porta cd dove io volevo mettere i trucchi…. ma non me le puoi bocciare tutte le idee! E io che ci vengo a fare in 6 capannoni pieni zeppi di cose elettroniche che non capisco? A guardare il soffitto?

Ma alla fine l’ho spuntata: sono l’unica persona al mondo che è riuscita a tornare a casa da una fiera dell’elettronica comprando un aggeggio taglia-mele che di elettronico non ha una cippa.

4 commenti:

Barbara ha detto...

ah gli uomini...vero non cadono mai (io ci riesco anche con le scarpe da ginnastica, e sono riuscita a spaccarmi il labbro e il mento semplicemente scivolando sul pavimento mentre mi precipitavo per aprire la porta a lui visto che fuori pioveva e non volevo che si bagnasse. La sua risposta? ma avevo le chiavi, avevo suonato per chiamarti per darmi una mano con le borse...
vado a mettermi la cremina va...

Pupottina ha detto...

eheheheheh
anche io compro sempre cose che non servono.... poi mi pento...
mio marito è uguale... ad una fiera dell'elettronica credo che saremmo tornati avendo ipotecato la casa, pur di comprare più elettodomestici apparentemente utilissimi...
sì, quando capitano tante piccole cose, innervosirsi è il minimo!!!
un abbraccio e buon inizio settimana ^______________^

zuccheronero ha detto...

Puahh, uomini. Vanno fanculizzati senza pietà in queste occasioni, non hanno il gusto del fru fru U_U A proposito di aggeggi elettrici del tutto inutili, un giorno mi comprerò un adorabile coniglietto Nabaztag, sono così belli *_*

Chit ha detto...

E visto il "periodo" pensare all'acquisto di un guscio protettivo simile a quello usato dai motociclisti no?? :-)

Sperando che sia iniziata meglio... buona settimana!? ;-)